Qual è lo stipendio di un allenatore di calcio professionista e qual è quello di un allenatore di calcio dilettante?Se un allenatore di calcio possiede un patentino da professionista ha diritto a chiedere uno stipendio più alto rispetto ad un allenatore dilettante?Per rispondere a queste domande è innanzitutto necessario capire la distinzione fra un allenatore di calcio professionista e un allenatore di calcio dilettante.
L’allenatore di calcio professionista, secondo quanto previsto dall’art. 45 del Regolamento della L.N.D. – Lega Nazionale Dilettanti che ricomprende le squadre di prima categoria, seconda categoria, promozione, serie D, calcio femminile, calcio a 5, beach soccer, campionati regionali e interregionali, etc.. – soggiace alle “norme stabilite dalla Lega Nazionale Dilettanti in accordo con l’Associazione Italiana Allenatori Calcio”.
Tali norme, ad esempio, prevedono, che gli Allenatori con abilitazione professionistica tesserati con le Società dilettantistiche possono sottoscrivere accordi economici che dovranno essere redatti in forma scritta, e la cui entità non potrà inderogabilmente superare il massimale lordo annuale di Euro 25.822,00.
Attenzione perché tali accordi andranno depositati entro brevissimi termini e accompagnati dalla richiesta di tesseramento. Qui l’accordo messo a disposizione dall’A.I.A.C., l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio.
Diversamente, lo stipendio di un allenatore di calcio dilettante è disciplinato da quanto previsto dall’Art. 46 del Regolamento della L.N.D., il quale sancisce, all’art. 46 comma I, che “Gli allenatori dilettanti svolgono la propria attività a titolo gratuito.”
Ma quindi un allenatore di calcio dilettante non deve essere pagato?
No, anche l’allenatore di calcio dilettante può essere pagato. Le società di calcio possono riconoscere agli allenatori, anche se dilettanti, un cosiddetto “premio di tesseramento annuale” ed un rimborso spese chilometrico da corrispondere entro i limiti e secondo le modalità stabilite dalla Lega in accordo con l’Associazione Italiana Allenatori Calcio.
Per fare un esempio: un allenatore dilettante del Campionato Italiano Serie D può stipulare insieme alla società un accordo economico annuale pari a euro 10.000,00. Un allenatore dilettante di una squadra di Eccellenza potrà pattuire un massimo di euro 9.000,00, uno di Prima Categoria 5.000,00 e così via. Si ricordi che anche tali accordi andranno stipulati in forma scritta con la previsione di una esecuzione rateizzata al massimo in dieci scadenze per stagione sportiva.
Nel caso una società si renda inadempiente al versamento di quanto pattuito contrattualmente all’allenatore, allora quest’ultimo potrà azionare la apposita procedura dinanzi ad un Collegio Arbitrale, per recuperare i soldi non versati dalla società (clicca qui per saperne di più)
Per quanto invece concerne un allenatore della Leghe superiori, ovverosia un allenatore di Lega Pro, Serie A e Serie B, il principio si inverte. In questi casi, infatti, lo stipendio di un allenatore di calcio professionista non avrà più un massimo retributivo, ma ci sarà un minimo salariale, deciso anch’esso di anno in anno fra l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio e le singole Leghe.
Ad esempio, le tabelle elaborate, come da Contratto Collettivo sottoscritto fra Lega Pro e AIAC in data 1° agosto 2012 e successivamente rinnovato, prevedono per la stagione sportiva 2015/2016 che “gli allenatori professionisti tesserati per società di Lega Pro hanno diritto di percepire dalla società di appartenenza un compenso globale lordo, che – se riferito all’intera stagione sportiva – non potrà essere inferiore alle misure sotto riportate o a quota parte delle stesse, in ragione dell’eventuale periodo contrattuale inferiore ai dodici mesi:
– Allenatore della prima squadra € 25.325,00 lordi
– Allenatore in seconda della prima squadra € 14.182,00 lordi
Per una consulenza specifica sullo stipendio di un allenatore di calcio professionista o dilettante, o per avere assistenza tecnica nella redazione di un contratto per un allenatore è possibile contattare l’Avv. Stefano Molfino, avvocato esperto in diritto sportivo a Milano, cliccando qui.