Quando un defunto possiede un conto corrente cointestato con la compagna, l’apertura della successione può sollevare interrogativi sulla tutela degli eredi. Negli ultimi anni, la normativa e le sentenze emesse hanno fornito importanti indicazioni su come affrontare questa situazione e garantire una corretta distribuzione del patrimonio del defunto. Qui di seguito la normativa di riferimento.
La normativa italiana in materia di successioni è regolata principalmente dal Codice Civile. Alcuni articoli rilevanti per la tutela degli eredi in caso di conto corrente cointestato sono:
Articolo 450 del Codice Civile: stabilisce che, in mancanza di disposizioni testamentarie, l’eredità viene suddivisa tra gli eredi legittimi.
Articolo 572 del Codice Civile: prevede che i crediti spettanti al defunto fanno parte dell’eredità e sono trasmissibili agli eredi.
Articolo 1277 del Codice Civile: sancisce che, salvo disposizione contrattuale diversa, i fondi presenti su un conto corrente cointestato sono considerati di proprietà indivisa tra i cointestatari.
La sentenza n. 15910/2015 della Corte di Cassazione ha sottolineato che in mancanza di una specifica volontà contraria, i fondi presenti su un conto corrente cointestato appartengono in quote uguali ai cointestatari. Ciò significa che gli eredi potrebbero avere diritto a una quota del saldo residuo del conto corrente, a meno che non si possa dimostrare diversamente.
La sentenza n. 21735/2014 della Corte di Cassazione ha stabilito che un cointestatario di un conto corrente può effettuare operazioni di prelievo o di versamento senza il consenso degli altri cointestatari, a meno che non sia stata stabilita una diversa modalità di gestione del conto. Questo può sollevare preoccupazioni per gli eredi, poiché la compagna potrebbe avere accesso ai fondi senza il loro consenso. Pertanto, è fondamentale adottare misure preventive per garantire una gestione corretta dei fondi.
La sentenza n. 3054/2011 della Corte di Cassazione ha chiarito che il saldo residuo del conto corrente cointestato di un defunto rientra nell’eredità e deve essere suddiviso tra gli eredi secondo le norme di successione applicabili. Ciò significa che gli eredi hanno diritto a una parte del saldo residuo, indipendentemente dalla cointestazione.
Per tutelare gli eredi in caso di conto corrente cointestato con la compagna, è consigliabile adottare alcune misure precauzionali. Innanzitutto, è opportuno redigere un testamento che specifichi chiaramente la volontà del defunto in merito alla suddivisione dei beni, compreso il conto corrente cointestato. Inoltre, è consigliabile monitorare attentamente le operazioni sul conto corrente. Richiedere estratti conto regolari per verificare eventuali sospetti o operazioni non autorizzate.
La normativa fornisce una base solida per la tutela degli eredi di un defunto che possiede un conto corrente cointestato con la compagna. È importante conoscere i propri diritti e adottare misure preventive, come la redazione di un testamento. In tal modo è possibile garantire una corretta distribuzione del patrimonio del defunto. In caso di dubbi o controversie, è fondamentale consultare un avvocato specializzato nel diritto delle successioni, come l’Avv. Stefano Molfino, per ottenere una consulenza adeguata e avviare eventuali azioni legali necessarie per tutelare gli interessi degli eredi. Per fissare un appuntamento presso lo Studio dell’Avv. Stefano Molfino, esperto in diritto di famiglia e delle successioni, clicca qui.