Di recente la Corte d’Appello di Milano, con la sentenza n. 4792 del 2017, ha riposto alla domanda un malato di Alzheimer può fare testamento? Il provvedimento di primo grado era stato emesso dal Tribunale di Busto Arsizio, che aveva considerato la grave malattia. I Giudici di Milano hanno confermato l’annullamento del testamento, tenuto conto dell’orientamento giurisprudenziale consolidato. L’Alzheimer è una patologia purtroppo irreversibile ed avente carattere via via sempre più ingravescente. Non sempre però il testamento scritto da persona con Alzheimer è annullabile.

Alzheimer e testamento

Il caso nasce da un’azione esercitata dai tre figli di una signora defunta, la quale aveva fatto testamento lasciando tutto a loro. I tre fratelli, quindi, avevano citato in causa il fratello escluso chiedendo che venisse ritenuto valido il testamento fatto a loro favore. Il testamento risaliva al 2003, ma il fratello escluso era riuscito a provare che la madre era affetta dal Morbo di Alzheimer sin dal 2000. Il Tribunale di Busto Arsizio pronunciava con sentenza parziale la nullità del predetto testamento. I tre fratelli decidevano quindi di fare appello alla sentenza di annullamento dinanzi alla Corte d’Appello di Milano. Secondo i tre fratelli, la madre, pur malata, aveva redatto testamento in un momento di lucido intervallo.

La capacità di fare testamento del malato di Alzheimer

La prova dell’incapacità del testatore può essere data con ogni mezzo. In caso di infermità tipica, permanente e abituale, essa si presume. Se un soggetto afferma che il testamento sia stato redatto in un momento di lucido intervallo grava su di lui la prova della validità dello stesso. Nel caso giunto dinanzi alla Corte d’Appello di Milano, la Consulenza Tecnica d’Ufficio espletata dinanzi al Tribunale di Busto Arsizio era stata molto chiara. Il CTU, sulla base di documentazione e certificazioni medico-cliniche promananti da strutture ospedaliere pubbliche, nonchè dalla Commissione Provinciale Legale per l’accertamento dell’Invalidità Civile, aveva rilevato che la testatrice era affetta sin dal 2000 da Morbo di Alzheimer, grave patologia neurodegenerativa. L’Ospedale di Circolo di Saronno, Divisione Centro Alzheimer il 27.6.2001, aveva formulato diagnosi di SDAT (Demenza Senile tipo Alzheimer). In data 9 dicembre 2002, invece, sempre detto Ospedale certificava: “Peggioramento del deficit cognitivo, è completamente smemorata, disorientata e confusa. Non è più in grado di accudire alla propria persona, di cucinare, di lavarsi, di vestirsi con congruità, di utilizzare il denaro”.

L’eredità del malato di Alzheimer

Sulla base dell’esito della CTU, pertanto, la Corte d’Appello di Milano ha ritenuto che il Giudice di primo grado avesse correttamente valutato l’impossibilità di provare un c.d. lucido intervallo. La donna, infatti, era affetta dal Morbo di Alzheimer, patologia degenerativa e ingravescente, molto prima di aver fatto testamento. Ne consegue che la donna non era in grado di disporre della propria eredità per testamento.

Il nostro studio si avvale di Consulenti noti per aver risolto casi complessi in tutta Italia. Nelle cause testamentarie è fondamentale avvalersi di periti clinici che sappiano dare un valido parere sulla validità di un testamento già prima di intentare una causa. Per rispondere alla domanda un malato di Alzheimer può fare testamento? occorre dunque guardare allo specifico caso ed alla specifica documentazione medica.

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