Testamento illeggibile valido oppure no è la domanda su cui si è pronunciata la Corte d’Appello di Milano. Una anziana signora aveva scritto testamento lasciando un immobile di pregio sito in una delle zone più importanti di Milano, Via Palestro, a un cosiddetto legatario. Chi è il legatario? Il legatario è colui che a seguito di testamento riceve uno o più beni specifici e identificati dal testatore, come ad esempio una casa, una macchina, un quadro, etc.. La pronuncia in questione è la sentenza della Corte d’appello di Milano in data 24.10.2022, n.3338.
Nella fattispecie, gli eredi legittimi, ovverosia gli eredi previsti dalla legge, della anziana signora avevano preso possesso del prestigioso immobile e si rifiutavano di consegnarlo al legatario. Gli eredi legittimi, in particolare, ritenevano che il testamento fosse invalido perché illeggibile. Secondo loro, la anziana vedova non era più in grado di intendere e di volere e lo scritto identificato come testamento in realtà era incomprensibile.
Il Tribunale di Milano disponeva una CTU grafologica. La Consulenza Tecnica d’Ufficio è quando il Giudice chiama un perito ad accertare fatti di una complessità tecnica che egli non sarebbe in grado di comprendere. Il perito chiamato dal Giudice riusciva a decifrare il testamento ma rilevava che la data del testamento era illeggibile. Il Tribunale di Milano accoglieva pertanto la domanda di annullamento della disposizione testamentaria, ritenendo assente il requisito della data, costituente elemento essenziale del testamento olografo.
Ricordiamo infatti che i requisiti previsti dalla legge (art. 602 c.c.) per la validità del testamento olografo sono tre.
1) Olografia: il testamento olografo deve essere scritto a mano dal solo testatore.
2) Sottoscrizione: il documento deve essere firmato dal testatore.
3) Datazione: la data del documento deve essere scritta a mano dal testatore.
Dove può essere scritto un testamento? Ovunque, persino sul retro di uno volantino. L’importante è che abbia i requisiti previsti per legge.
Secondo la Corte d’Appello di Milano, occorre ricordare l’insegnamento della Suprema Corte. La Cassazione, infatti, ha spiegato a più riprese che il Giudice deve accertare quale sia stata l’effettiva volontà del testatore. Il principio fondamentale da rispettare è quello di “conservazione del testamento”.
Dove bisogna scrivere la data nel testamento? La Corte d’Appello di Milano risponde anche a questo quesito, ricordando come la legge non richieda una particolare posizione rispetto al testo dell’atto, per cui la data potrebbe essere inserita in alto o in basso, senza che questo possa inficiare la validità del testamento. Quanto alla regolarità e leggibilità della scrittura, occorre solamente che il testo sia decifrabile. Il tutto proprio in quanto il Giudice deve accertare la volontà del testatore.
Attenzione: nel caso di specie, la Corte d’Appello di Milano ha ritenuto che il testamento fosse annullabile. Il tutto per il carattere eminentemente formale del requisito della data. Cosa significa? Significa che secondo la Corte d’Appello, la mancanza della data sia una omissione fondamentale per la validità del testamento.
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